E’ un solstizio speciale quello che la Comunione celebra quest’anno. Un solstizio che coincide con un ritorno concreto oltre che simbolico alla vita dopo il lungo periodo di quarantena al quale siamo stati costretti dall’epidemia di coronavirus. Sabato 20 giugno il sole alle 21, 44 raggiungerà lo zenit, tornando a risplendere alto nel cielo, radioso e benefico, dopo una lunghissima notte, segnata da isolamento, tristezza, paura e angoscia per il futuro, diffondendo intorno a noi luce ed energia, quell’energia necessaria a farci ripartire con impegno e coraggio, come abbiamo sempre fatto, e come hanno fatto quelli che sono venuti prima di noi. Il lavoro, che non si è mai fermato dentro il nostro tempio interiore, ora può riprendere anche nelle officine. E questo ci deve infondere gioia e speranza. Il giorno del solstizio d’estate è il più lungo e ricco di luce dell’anno, un giorno di grande festa nel calendario massonico, come lo è il solstizio d’inverno. In coincidenza di questi due eventi astronomici i liberi muratori celebrano il ritmo ciclico della natura diretto dal sole, il trionfo della vita, e della luce sul buio che alimenta l’ignoranza. E’ la grande festa della conoscenza.
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