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Festa della Luce a Firenze il 10 dicembre

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manifesto-festa-della-luce-2016Sabato 10 dicembre appuntamento a Firenze del Collegio Circoscrizionale della Toscana per la consueta celebrazione della Festa della Luce. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi.
La ricorrenza annuale della Festa della Luce è in prossimità del Solstizio d’Inverno che coincide con la durata minima di luce solare e perciò con il giorno più corto dell’anno. Il Solstizio d’Inverno va identificato con l’inizio della ripresa della supremazia della luce sulle tenebre e, in genere, come un momento di rigenerazione di portata universale e individuale.
All’incontro del 10 dicembre a Firenze, in programma presso il PalaCongressi dalle ore 09:30, insieme al Gran Maestro Bisi parteciperanno i numerosissimi esponenti della Circoscrizione Massonica Toscana, e non solo, perché potranno intervenire anche parenti e amici non massoni. Anche questa edizione avrà infatti un duplice modulo, con una parte rituale e un’altra aperta al pubblico.
Al termine della celebrazione del Solstizio d’Inverno saranno premiati quei Fratelli della Comunione Toscana che ha raggiunto quarant’anni di anzianità massonica. Un’agape bianca chiuderà la giornata.

Info: toscana.collegio@grandeoriente.org

Sabato 10 dicembre 2016- ore 09:30 – PalaCongressi – Piazza Adua 1 Firenze

Come si arriva

In Treno ⇒ scendendo alla Stazione di Santa Maria Novella il PalaCongressi è difronte.

In AutoBus

Linee ExtraUrbane ⇒ fermata in Piazza Adua davanti al PalaCongressi

⇒ fermata Via Nazionale a 3 minuti a piedi

⇒ fermata Lato Stazione prospiciente a Via della Scala (Caffè Deanna) a 5 minuti a piedi.

Il PalaCongressi si raggiunge anche tramite Tramvia che può essere presa lungo la tratta Scandicci/Talenti/Stazione o gli autobus urbani con fermata presso la Stazione.


Armonie nel Tempio. Concerto a Casa Nathan il 26 novembre

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Appuntamento con la musica il 26 novembre a Casa Nathan, il Centro Polifunzionale del Grande Oriente d’Italia, che ospiterà un concerto classico aperto a tutti. L’iniziativa è del DeMolay Italia, associazione paramassonica internazionale giovanile, che organizza l’evento in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale del Lazio. L’appuntamento è alle ore 18. “Armonie nel Tempio. La musica come unione, fratellanza e armonia fra popoli” è il titolo della serata che sarà presentata da Veronica Iencinella. Numerosi gli artisti in programma.

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Al convegno in Cittadella il ragazzo “censurato” dallo staff di Renzi. Fa una tesi sulla Massoneria | La Stampa di Alessandria

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la-stampa-di-alessandria-11-11-2016
La stampa di Alessandria dell’11 novembre 2011

Il Gran Maestro ad Alessandria: “Massoneria da sempre al servizio del Paese: le deviazioni sono un’altra cosa…” | CorriereAl

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Bisi-2-1-1-300x167“Avevo vent’anni, era il 1977, quando vidi una copertina dell’Espresso che mi colpì molto: ‘Ecco chi sono i Massoni italiani’, era il titolo dell’inchiesta. Il settimanale pubblicò un elenco dei principali iscritti alla Massoneria, regione per regione: e tra questi c’erano alcuni dei nomi delle persone che più stimavo della mia città, Siena”. Stefano Bisi non è propriamente un uomo qualunque, e neanche un Massone ‘di fila’: dall’aprile 2014 è il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ossia la più grande obbedienza massonica italiana, con i suoi oltre 23 mila iscritti, suddivisi in 852 logge: una storia cominciata nel 1805, che ha attraversato e ‘segnato’ tutto il Risorgimento italiano, fino alla nascita dello Stato italiano, e poi via via, fino ad oggi.

Le-speranze-degli-italiani-1-1-300x200Ieri, in Cittadella ad Alessandria, il Gran Maestro Bisi ha concluso con la sua relazione (“rigorosamente a braccio, come sempre”, commenta un ‘libero muratore’ alessandrino) il convegno “Le speranze degli italiani: 70 anni di Repubblica”, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, non necessariamente tutte iscritte alla Massoneria. Anzi, se l’intento dell’iniziativa (“dall’inizio dell’anno abbiamo già organizzato una ventina di incontri pubblici di questo tipo, in tanti luoghi ‘simbolo’ del nostro paese”) è quello di celebrare adeguatamente i settant’anni della Repubblica Italiana (“una bellissima signora in abito tricolore, che merita ammirazione, dignità e rispetto: e noi quest’anno abbiamo preso alla lettera l’invito del Presidente Mattarella, e abbiamo attraversato tutta la nostra bellissima Italia”), è indubbio che la Massoneria sta comunque vivendo una fase nuova della sua storia, all’insegna non solo di una maggior trasparenza (“misteri non ce ne sono mai stati: semmai riservatezza”), ma anche di una nuova strategia di comunicazione. Tra l’altro, anche se il Gran Maestro Bisi ‘taglia corto’ su qualsiasi polemica, pare che il Ministero dell’Interno abbia utilizzato proprio il logo “messo a punto da un nostro fratello, grafico professionista” delle iniziative del Grande Oriente d’Italia come simbolo ufficiale anche di altri progetti celebrativi dello Stato Italiano: “a noi fa solo piacere – sorride Bisi -, e se ci citassero esplicitamente saremmo ancora più contenti”. Sarà per la prossima volta.

Alessandria comunque, nella storia della Massoneria italiana, vanta un ruolo di primo piano fin dai primi moti risorgimentali, ricordati con orgoglio ieri in Cittadella, in una Sala del Governatore strapiena,  da Pier Giuseppe Rossi, Maestro Venerabile della Loggia Marengo 1061 dell’Oriente d’Italia, che questa iniziativa ha fortemente voluto, e ottimamente organizzato. L’occasione, per noi e per i nostri lettori, di conoscere meglio la Massoneria, attraverso le parole del Gran Maestro Stefano Bisi.

Partiamo dall’inizio del suo percorso, dottor Bisi: la vocazione giornalistica è arrivata prima di quella massonica? (sorride, ndr) “Assolutamente sì, e mi ricordo bene quel momento: avevo 10 anni, e il primo articolo, scritto per il giornale della scuola, fu sul grande calciatore del Torino Gigi Meroni, che morì proprio in quei giorni, tra l’altro il giorno del mio compleanno. Da lì, la passione per il giornalismo non mi ha più abbandonato: un mestiere delicato, ma appassionante”.

La Massoneria invece? Tradizione di famiglia? “No: anche lì attrazione giovanile, intorno ai vent’anni, con interesse scaturito appunto dalla lettura dell’inchiesta sull’Espresso. Ebbi la fortuna di conoscere un massone della mia città, Siena, con cui nacque un’amicizia vera, e un confronto durato anni. Fui iniziato alla Massoneria il 24 settembre del 1982, con iscrizione alla loggia di Montaperti di Siena, a cui ancora appartengo”.

Anni durissimi quelli, per l’Italia tutta, e per la Massoneria in particolare: Gelli, la P2…. “Un lascito pesante, che ci siamo, ingiustamente ma anche comprensibilmente, trascinati per decenni: ed è anche per questo che oggi abbiamo scelto la strada della comunicazione aperta e trasparente. Gelli e i suoi sodali all’epoca furono immediatamente sospesi, e allontanati. Eppure in quegli anni eravamo costretti quasi a nasconderci, venivamo mischiati con deviazioni che erano assolutamente un’altra cosa. Ricordo che, da neo iscritto nei primi anni Ottanta, i fratelli più anziani mi consigliavano di uscire con rapidità dalla porticina laterale del palazzo dove ha sede la nostra loggia, e a non sostare lì davanti. E del resto esiste una tradizione di persecuzioni ai danni dei Massoni: durante il Fascismo non solo fummo messi fuorilegge, ma addirittura il Collare del Gran Maestro, che oggi ho l’onore di indossare, fu nascosto tra le fasce di un neonato, figlio di un nostro fratello, perché i fascisti volevano rubarcelo, come trofeo. Non ci sono mai riusciti, per fortuna”.

Però oggi l’iscrizione alla Massoneria è perfettamente legale… “Ma certo, come quella a qualsiasi associazione, sindacato o partito. Non solo: sempre a partire dagli anni Ottanta, nel clima post P2, molte regioni, a partire dalla Toscana, adottarono leggi che obbligavano e obbligano gli amministratori pubblici a dichiarare ufficialmente, al momento di assumere l’incarico, se sono iscritti a qualche associazione. E’ chiaramente una normativa finalizzata a identificare eventuali Massoni, e la ritengo profondamente ingiusta: un conto è se qualcuno desidera dichiarare di essere iscritto ad una loggia, o associazione, partito o sindacato. Altro obbligarlo a rendere pubbliche scelte personali e private. Del resto, avrebbe senso pubblicare gli elenchi degli iscritti ad un partito politico o ad un sindacato? Noi vorremmo semplicemente un pari trattamento. Per il resto, la Massoneria, e in particolare il Grande Oriente d’Italia che rappresento, sono da sempre in prima fila per la lotta contro ogni forma di illegalità: l’ho ribadito anche di recente all’onorevole Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia”.

Voi, in particolare in coincidenza con il suo mandato, avete optato per una strategia comunicativa di totale apertura e trasparenza: perché? “Perché il mondo è cambiato, e crediamo sia il momento di presentarci al mondo in modo nuovo, e più diretto. Non ci sono mai stati misteri nella Massoneria, sia chiaro: ma certamente una linea di riservatezza che oggi è giusto in parte superare. Anche per raccontare che uno dei nostri principali filoni di attività è proprio costituito da opere benefiche, là dove più ce n’è bisogno. Penso in particolare alla vicenda migranti, e a progetti di integrazione e inserimento lavorativo che stiamo sostenendo un po’ ovunque, a partire dalla Sicilia, terra splendida, sottoposta in questi anni ad un particolare ‘stress’, legato agli sbarchi.  Aiutare chi ha bisogno è nel nostro Dna di massoni: ma ci piace ‘sbandierarlo’ il meno possibile”.

A proposito di Costituzione, e di referendum: il Grande Oriente d’Italia ha una sua posizione ufficiale sul tema? “No: la Massoneria non fa politica, e ogni fratello muratore può ovviamente votare come crede, a questo referendum come alle elezioni. Personalmente, dico volentieri come la penso: per fare un paragone al passo coi tempi, pensiamo ad un moderno telefonico, sul quale puoi aggiornare determinate funzioni o applicazioni scaricate dalla rete. Ma l’oggetto quello resta: e l’importante è che continui a fare telefonate, e a riceverne. Ecco, la nostra Costituzione, bellissima e preziosa, oggi è quel telefonino”.

Intanto, a proposito di modernità, il ragazzo in carrozzina che l’altro renzi-carrozzinagiorno qui in Cittadella ha chiacchierato con il premier Renzi ha dichiarato che sta preparando la tesi di laurea proprio sulla Massoneria, ed è stato tra i protagonisti del vostro convegno alessandrino. Siete davvero ‘di moda’ tra i giovani?
“Sicuramente c’è un forte interesse per la Massoneria da parte dei giovani, e questo per noi è molto positivo. Di recente, ad un nostro incontro all’Università della Calabria, c’erano, effettivi, almeno 400 studenti universitari, nell’ambito del progetto per una borsa di studio finanziata dal Grande Oriente d’Italia. Qui ad Alessandria ci ha fatto molto piacere ricevere al nostro convegno la visita di Federico Negri, il laureando in scienze politiche che ha incontrato anche il premier Renzi: Federico si sta laureando con una tesi sulla Massoneria a livello internazionale, e lo abbiamo già invitato con piacere alla nostra sede centrale (il famoso ‘Vascello’, sul Gianicolo a Roma, ndr), e gli metteremo a disposizione biblioteca e archivio storico, come del resto facciamo stabilmente sia con studiosi e con studenti universitari. Sono proprio i giovani la più grande speranza del nostro Paese: e la Massoneria, custode dei valori della tradizione e del libero pensiero, guarda al futuro con speranza e ottimismo, sempre e oggi più che mai”.

Ettore Grassano

Sorgente Corriereal.it 11.11.2016: Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: “Massoneria da sempre al servizio del Paese: le deviazioni sono un’altra cosa…” | CorriereAl

L’iniziativa a Vigevano. La massoneria apre le porte, domani incontro a S. Dionigi | La Provincia Pavese

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La Provincia Pavese dell’11 novembre 2016

Grande Oriente, Bisi incontra il ragazzo censurato da Renzi sui social | Affaritaliani.it

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Continuano le celebrazioni per i 70 anni della Repubblica Italiana organizzate dal Grande Oriente d’Italia. L’ultimo appuntamento è stato quello di Alessandria, città simbolo del Risorgimento italiano. E tra i tanti ad aver partecipato alla serata c’era anche Federico Negri, lo studente 22enne finito suo malgrado sui giornali per essere stato “censurato” sui social network dal team di Matteo Renzi.

Giovedì 10 novembre, infatti, si è tenuto un convegno pubblico alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi nella Cittadella di Alessandria uno dei più importanti complessi monumentali in Europa, dove il 10 marzo 1821 fu issato per la prima volta, nella storia risorgimentale italiana, il tricolore. Giosuè Carducci, cantore ufficiale delle glorie risorgimentali e libero muratore, commemora quell’evento nella sua “Piemonte”, ode che non solo esprime lo spirito di quella giornata ma che racchiude il valore della lotta per le libertà nell’epopea nazionale.

Come si legge dal sito del Grande Oriente d’Italia, “il convegno “Le speranze degli italiani” la Loggia Marengo (1061) di Alessandria, promotrice dell’incontro alla Cittadella, vuole far rivivere le passioni di quegli uomini innamorati della giustizia e della libertà e lo slancio di generazioni che hanno saputo assimilare il meglio dalle tradizioni nazionali per condurre l’Italia alla democrazia. Fino a superare i drammi di due guerre mondiali e ad avverare il sogno dei padri della patria con l’avvento della Repubblica”.

“Lungo è l’elenco dei massoni che hanno contribuito a questo processo, uomini conosciuti nella politica, nel diritto, nelle arti, nelle lettere e che il Grande Oriente d’Italia con il settantesimo anniversario della Repubblica italiana, sta facendo conoscere in tutta Italia, soprattutto ai giovani, in luoghi simbolo del paese”, si legge ancora.

Tra i presenti, appunto, anche Federico Negri che, tra l’altro, al presidente del consiglio aveva spiegato “che sta preparando una tesi sulla Massoneria. E gli ha pure detto che voterà no al referendum”, come ha raccontato il padre dello studente.

“Ringrazio Renzi che con questa polemica ci ha dato l’opportunità di conoscerti”, gli ha detto Stefano Bisi invitandolo a visitare villa Il Vascello. “Sei un bell’esempio di coraggio, forza e umiltà: i cardini dell’idea massonica”.

Sorgente: Grande Oriente, Bisi incontra il ragazzo censurato da Renzi sui social – Affaritaliani.it 11.11.2016

Repubblica70 ad Alessandria. Il convegno alla Cittadella su 7Gold | Video

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(Telecity Alessandria – 7Gold) Un convegno intitolato “Le Speranze degli Italiani” dedicato alle celebrazioni per i 70 anni della Repubblica è stato organizzato il 10 novembre dal Grande Oriente d’Italia in Cittadella ad Alessandria. È stata l’occasione per ricordare il Risorgimento e l’importanza della lotta per affermare i valori della libertà del popolo italiano. L’associazione massonica ha invitato la loro figura nazionale più importante: il Gran Maestro Stefano Bisi. Celebrato anche il tricolore che sventolò per la prima volta in Cittadella. L’alzabandiera si è tenuta davanti al gruppo storico dei bersaglieri che presidiano La Cittadella. Il servizio è di Dede Vinci.

Il ritorno dei massoni interessa i giovani. Il convegno alla Cittadella | Il Piccolo di Alessandria

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L’articolo sul Piccolo di Alessandria dell’11 novembre 2016

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I massoni abbracciano il disabile “censurato” dallo staff di Renzi/La Stampa

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Il Gran Maestro Stefano Bisi ad Alessandria, dove il Grande Oriente ha fatto tappa per il convegno sui 70 anni delle Repubblica,  ha incontrato e abbracciato Federico Negri lo studente di 22 anni di Scienze Politiche dell’Avogadro che sta scrivendo una tesi sui massoni, diventato un caso nazionale dopo che uno dei responsabili della pagina Facebook del premier ha dato ordine di non pubblicare la sua foto con Renzi durante la passeggiata sul nuovo ponte Meier della città piemontese. All’incontro del giovane con i Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia La Stampa ha dedicato un articolo dal titolo  “I massoni abbracciano il disabile “censurato” dallo staff di Renzi” (11/11 2016 pagina 43), che riportiamo di seguito. 

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Un convegno a tratti surreale quello in Cittadella sul 70° della Repubblica: convocato dalla loggia Marengo e alla presenza del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, ha visto gremita fino ad esaurimento posti la non piccola sala del Governatore. Tutti massoni? Macchè. Saremo stati anche sfortunati, ma tutti quelli a cui a cui abbiamo rivolto la domanda (tranne, a onor del vero, il sindaco di Quattordio, Sandro Venezia) hanno risposto che no, erano lì per caso, curiosità, rappresentanza associativa (Rotary, Lions, eccetera), ma non perché «fratelli liberi muratori». Unici certi, dunque, quelli al tavolo della presidenza (in primis il venerabile Pier Giuseppe Rossi che ha comandato da par suo lo svolgersi della manifestazione) e il relatore Roberto Panelli, benché anche lui al termine esprimesse una qualche ritrosia. Il dubbio quindi aleggiava e si univa al dilemma di fondo: svelarsi o no? Lo stesso Gran Maestro, se al mattino spiegava che «ci sono momenti nel fluire della Storia in cui è meglio restare nell’ombra e altri, come l’attuale, in cui è più opportuno palesarsi», durante il convegno pomeridiano ha ribadito il suo fermo no alle richieste avanzate da Rosy Bindi di consegnare gli elenchi degli iscritti alla commissione antimafia: «Ogni persona ha diritto a mantenere riservata la sua appartenenza» ha detto. E ha citato Rodotà: «La trasparenza assoluta è propria dei regimi dittatoriali». La parte più toccante è stata comunque l’incontro con Federico Negri, il disabile di 22 anni che ha messo in crisi l’altro giorno lo staff di Renzi in visita alla Cittadella, creando una polemica a livello nazionale. Nelle successive interviste si è scoperto che, oltre a votare No al prossimo referendum, Federico sta preparando proprio una tesi sulla massoneria. L’intera assemblea e il Gran Maestro lo hanno accolto a braccia aperte: «Ringrazio Renzi che con questa polemica ci ha dato l’opportunità di conoscerti: sei un bell’esempio di coraggio, forza, umiltà cardini dell’idea massonica». E lo ha invitato a visitare villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia, per consultare le carte e poter svolgere al meglio la sua tesi. «Non si sa mai che un domani tu possa chiedere di unirti a noi». Lui, almeno, saprebbe individuarli.

Favara. Conferita la “Giordano Bruno” al fratello Onofrio Costanza

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favaraLo scorso 21 ottobre a Favara, la Loggia Atena 1289, ha tenuto una particolare tornata nel corso della quale il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Sicilia, Giuseppe Trumbatore, ha consegnato al fratello Onofrio Costanza, garante di Amicizia, l’onorificenza “ Giordano Bruno”, conferitagli dal Gran Maestro Stefano Bisi. Il maestro venerabile Michele Di Piazza ha consegnato anche  Attestati di benemerenza a tre fratelli che hanno raggiunto e superato i 40 anni di appartenenza al Goi: Onofrio Costanza, Felice Giudice, Bernardo Graceffa, fratelli fondatori della Atena. Tanti e numerosi i fratelli presenti provenienti da diversi Orienti della Sicilia e le autorità presenti dell’Oriente siciliano: oltre al Presidente uscente del Collegio Giuseppe Trumbatore, Antonino Bellanca Grande Ufficiale, Gaetano Bosio Grande Architetto Revisore,Giuseppe Labita e Lucio Sciortino Consiglieri dell’Ordine, Saverio Vetrano Garante di Amicizia e i maestri venerabili Baldo Villafranca (Loggia Dedalus di S.Margherita di Belice), Luigi Miccichè (Loggia Concordia di Agrigento), Lillo Castronovo (Loggia S.Quasimodo di Licata), Vito Bivona (Loggia Figli di Hiram di Menfi), Pippo Falauto (Loggia Aurora di Naro), Gioacchino Polizzi (Loggia E.La Loggia di Agrigento), Francesco Pisano ( Loggia Garibaldi) di Agrigento. Erano presenti anche con loro rappresentanti, le Logge: G. Mazzini  di Partanna, F. Ferrer di Castelvetrano, Noos  di Palermo, Sicilia libera di Palermo, Armonia di Sambuca di Sicilia, A. Da Brescia di Licata, Melchisedec di Catania, Arturo Reghini di Messina, Proserpina di Enna, Progresso e Libertà di Gela. La serata è terminata in festosa armonia con una Agape fraterna, presso gli stessi locali dell’Officina, il maestro venerabile ha approfittato dell’occasione per invitare tutti i fratelli ai festeggiamenti ed alla celebrazione del decennale della loggia Atena, per il prossimo mese di dicembre.

Amministrative a Lucca. “I massoni non sono cittadini di serie B”, il Gran Maestro Bisi risponde a Nannipieri

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“L’Istituzione non fa campagna elettorale e lascia liberi i suoi iscritti, che sono cittadini della Repubblica come tutti gli altri, di avere le proprie idee politiche e di partecipare anche alla gestione della cosa pubblica”. Il Gran Maestro scrive al direttore della Nazione a seguito di presunte dichiarazioni riportate sul quotidiano toscano.

Gentile Direttore,  sull’edizione odierna del quotidiano da Lei diretto, nell’edizione di Lucca, ho letto le dichiarazioni attribuite dal giornalista al critico dell’arte Luca Nannipieri, a quanto pare fra i probabili candidati a sindaco nelle elezioni del 2017, il quale ha commentato con parole eloquenti le sue posizioni e il suo pregiudizievole ostracismo nei confronti della Massoneria. “Il prossimo sindaco non deve essere un massone. Vedo troppi affiliati alla Massoneria indaffararsi per le prossime elezioni a Lucca”, queste le frasi che il personaggio in questione ha profferito con un atteggiamento a dir poco intollerante e antidemocratico al riguardo di chi fa parte della Libera Muratoria. Tanto per sgomberare il campo da ogni equivoco, nella mia qualità di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, voglio innanzitutto ribadire che la Massoneria non sta facendo e non fa campagna elettorale in quanto per sua natura non si occupa di politica. Premesso ciò l’Istituzione lascia liberi i suoi iscritti, che sono cittadini della Repubblica come tutti gli altri, di avere le proprie idee politiche e di partecipare anche alla gestione della cosa pubblica.
Trovo quindi sgradevole e contrario al dettato costituzionale quanto enunciato dallo storico dell’Arte, il quale oltre l’Arte dovrebbe rileggersi la Storia e vedere cosa ha fatto di buono la Massoneria nel corso dei secoli. Trovo sbagliato che si affermino degli assurdi e dannosi pregiudizi nei confronti di chi eventualmente si candida a sindaco per il semplice fatto che appartiene alla Libera Muratoria. Un sindaco va giudicato per le sue azioni nell’esercizio della carica e non per il suo status di massone. Lo stesso vale per qualsiasi altro cittadino al di là della sua fede e della sua visione politica, il colore della sua pelle o la sua passione per una squadra di calcio.
Spero che simili corbellerie non trovino proseliti fra coloro che hanno a cuore la Libertà, il libero pensiero sancito dalla Carta Costituzionale, e il buon senso. Anche un libero muratore può e deve essere per i principi iniziatici ai quali ha aderito un bravo sindaco o un bravo dirigente. Come un cristiano, un ebreo, un musulmano, un indiano. Le differenze ed i confini stanno solo nella mente di chi ha visioni limitate e di chi alla Democrazia preferisce le dittature.
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

Venezia e il nuovo Museo della Musica. A Palazzo Pisani forse un antico tempio massonico

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venezia-19-novembre-2016Inaugurazione il 19 novembre a Venezia del nuovo Museo della Musica che sarà ospitato a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio della città. I beni musicali appartenenti al Conservatorio dedicato a Benedetto Marcello sono stati raggruppati in diverse aeree tematiche: cordofoni, aerofoni e poi cimeli, quadri, fotografie e spartiti autografi che testimoniano la storia della scuola e la presenza di grandi personalità. Il materiale è esposto in alcuni dei più pregevoli ambienti del palazzo dove aveva sede l’appartamento nuziale di Alvise Pisani. Fatto singolare è che l’accurata pulitura delle decorazioni murarie, degli stucchi e dei basso rilievi ha fatto emergere una fitta simbologia alchemico-massonica aprendo nuove indagini sulla storia del palazzo e dei suoi nobili proprietari. Alla luce di questo nuovo filone di studio è stato possibile individuare, in una delle stanze adiacenti al museo, la struttura architettonica di un tempio massonico, ipotesi che potrà essere confermata solo dopo i lavori di restauro. Ecco spiegato il riferimento alla Massoneria nella locandina dell’evento che cita, insieme al nuovo museo, gli ambienti massonici di Palazzo Pisani che saranno pure accessibili dalle ore 15:30, ora d’inizio dell’inaugurazione. Alle 17 è in programma un concerto.

Il Nuovo Museo della Musica è stato curato e realizzato dal dottor Enrico Bertolotti con la supervisione del M° Franco Rossi, Direttore del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Palazzo Pisani

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Interno di Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Venezia.

La storia di Palazzo Pisani di Santo Stefano, uno dei più grandi e affascinanti di Venezia, è molto lacunosa. Fu costruito nel 1614-15, il progetto pare sia stato di Alvise Pisani, coadiuvato dall’architetto Bortolo da Venezia, detto “il Manopola”, che in quegli anni era proto a San Marco. Nel secolo successivo l’edificio venne ingrandito e il palazzo venne ampliato verso il Canal Grande. La ristrutturazione fu affidata a Girolamo Frigimelica, architetto della famiglia Pisani, lo stesso che costruì l’imponente villa Pisani a Stra. La nobile famiglia Pisani, all’epoca una delle più ricche della città, volle un palazzo degno della propria grandezza, facendosi progressivamente largo tra le case vicine per raggiungere il Canal Grande. Qui soggiornarono personaggi famosi, sovrani e principi: le cronache parlano della magnificenza dell’arredo e degli addobbi, della galleria ricca di quadri dei più insigni pittori.

Purtroppo per la rapida decadenza della famiglia, costretta a vendere Palazzetto Pisani nel 1816 per far fronte ai debiti, la maggior parte delle opere d’arte sono state vendute. Rimangono tuttavia moltissimi tesori da ammirare: i dipinti sui soffitti, gli stucchi, la cappella del primo piano nobile, le porte intarsiate al secondo piano nobile, solo per citarne alcuni. Tra il 1897 e il 1921 il Comune di Venezia divenne progressivamente l’unico proprietario del palazzo che ospitò dapprima il Liceo Società Musicale Benedetto Marcello, nell’ala che si affaccia sul secondo cortile, fino a che nel 1940, il palazzo fu riservato ad uso esclusivo del Conservatorio.

Eventi al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia

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Il Venerabile della Loggia Marengo: la Massoneria è sinonimo di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza | Alessandria Oggi

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Alessandria – Il nostro Gian Maria Zanier era presente al convegno massonico che si è svolto giovedì nella sala del Governatore in Cittadella sui settant’anni della Repubblica Italiana. Era presente il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi (nella foto tra Pier Giuseppe Rossi a sinistra e il nostro Zanier a destra) che ha preso la parola dopo l’introduzione del Maestro Venerabile della Loggia Marengo di Alessandria Pier Giuseppe Rossi. Zanier alla fine è riuscito ad avvicinare sia Bisi che Rossi il quale ha concesso una bella intervista che pubblichiamo nella sezione Aoggi Podcast. Si parla di Massoneria, del suo ruolo nella società di oggi e dei valori di cui, indipendentemente e, oserei dire, nonostante i massoni, riesce ancora a portare avanti.
Da non perdere. Rossi: La Massoneria è sinonimo di Libertà – Alessandria Oggi

Sorgente: Il Venerabile della Loggia Marengo: la Massoneria è sinonimo di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza – Alessandria Oggi 12 novembre 2016

Il Gran Maestro a Nannipieri: “Un sindaco massone? L’importante sono le azioni”| Lucca in diretta

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Lucca in diretta del 14 novembre 2016

Il Gran Maestro Bisi risponde a Nannipieri: “I massoni possono candidarsi”| Gonews.it


Il Grande Oriente d’Italia insorge: “I massoni non sono cittadini di serie B”| La Gazzetta di Lucca

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La Gazzetta di Lucca del 14 novembre 2016

Bisi: “Dannosi i pregiudizi sulla Massoneria”| La Nazione Lucca

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La Nazione di Lucca del 15 novembre 2016

Vito Mancuso giovedì a Trento. Iniziativa del Grande Oriente | Trentino

Templarismo e Massoneria al centro di una conferenza a Città di Castello

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locandina“Templari  e Massoni antichi confratelli?” è il titolo della conferenza in programma a Città di Castello il 26 novembre. L’incontro si terrà nella Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini – dalle ore 17 – alla presenza del sindaco Luciano Bacchetta che porterà i saluti in apertura insieme a Luca Castiglione, presidente dell’associazione Ariodante Fabretti che, insieme al Comune, ha collaborato con l’Associazione culturale “Gli Illuminati 1447”, promotrice dell’iniziativa. Unico relatore della serata sarà Fabrizio Bartoli, vice presidente dell’Associazione Rosslyn e grande esperto dell’Ordine Templare al cui studio si dedica da anni unendo la sua conoscenza dei linguaggi e delle culture sapienziali. Bartoli è anche autore del libro  “La Simbologia Templare. Significato esoterico, mistico e sapienziale”.

La conferenza sarà l’occasione per approfondire le assonanze tra Templarismo e Massoneria che vanno oltre la realtà documentale e rimandano oggi a una etica che faccia prevalere i valori collettivi di libertà, uguaglianza, tolleranza e fraternità.

Interessante poi la scelta di Città di Castello come sede dell’incontro che si attesta, in virtù della recente scoperta di testimonianze templari nella chiesa di Santa Maria della Carità, possibile crocevia dei lunghi pellegrinaggi dei cavalieri del Tempio. L’inedita presenza è un patrimonio culturale di indubitabile valore che è destinata a riscrivere la storia medioevale della città tifernate.

La partecipazione al convegno è aperta a tutti.

Il Gran Maestro ad Alessandria: “la Massoneria è innanzi tutto ascolto e in Loggia si parla uno alla volta”| Alessandria Oggi

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Al convegno dal titolo “Le speranze degli italiani” che si è svolto giovedì 10 novembre scorso in Cittadella, presenti molti massoni alessandrini, organizzato dalla loggia Marengo (1061) di Alessandria, il giornalista Gian Maria Zanier è riuscito ad avvicinare il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi in un’intervista video. La cerimonia s’è tenuta in occasione del settantesimo anniversario della Repubblica Italiana, e i massoni hanno reso omaggio all’Italia che durante il Risorgimento hanno contribuito a riunificare, e che oggi salutano come si fa con “una bellissima signora in abito tricolore”. Il simposio è stato anche l’occasione per parlare di Costituzione “nei cui articoli sono elencati in maniera chiara ed efficace, senza interpretazioni e vacui giri di parole, gli ineludibili e sacri principi di “libertà, uguaglianza, solidarietà, fratellanza”. Per i massoni la nostra è “una Costituzione da amare come l’amò Meuccio Ruini, massone del Grande Oriente d’Italia e presidente della Commissione dei 75, che partecipò alla redazione della Carta insieme a tanti altri padri nobili”. (Alessandria Oggi 15 novembre 2016)

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