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“L’Antico Codice” di Eugenio Lo Gullo spiega la Massoneria in chiave antropologica

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E’ appena uscito L’Antico Codice, il nuovo libro di Eugenio Lo Gullo, pubblicato da Apollo Edizioni.

copertina-libro-antico-codiceIl testo si propone di far conoscere al lettore alcuni aspetti psicologici, antropologici e sociali della Massoneria, attraverso l’analisi dei fattori che hanno fatto nascere negli esseri umani il bisogno di trovare nella loro stessa natura regole e forme di cooperazione, convivenza, sviluppo psichico e di comunicazione universali. Inoltre, ci si è posto l’obiettivo di riportare alla luce le radici dell’Antico Codice, presente in ogni cultura, che raffigura il basamento stesso del Tempio Massonico che vede la sua genesi nella Fisica Naturale volta all’evoluzione psicofisica e culturale della specie umana. Difatti, nel Diritto Naturale, come in Massoneria, gli esseri umani nascono Liberi, Uguali e Fratelli. L’Istituzione Iniziatica, pertanto, al di là di scarni pregiudizi sociali, altro non è che uno straordinario e complesso sistema psicosociale organizzato e universale proiettato verso il progresso psichico e culturale dell’essere umano e dell’umanità intera. L’opera, attraverso un linguaggio chiaro e semplice, vuole stimolare innumerevoli ipotesi di riflessione per far conoscere al lettore la natura massonica intesa come strategia di ricerca e conoscenza, scienza e filosofia, fisica naturale e sociale. Una misteriosa ed affascinante realtà, presente in ogni parte del mondo, che ha coinvolto idee e menti geniali di ogni epoca storica e che ha costruito il mondo moderno, rivelandosi sempre moderna e cosmopolita e tutto questo non può non farci riflettere.

Eugenio Lo Gullo – Nato a Torano Castello (Cosenza) – Psicologo, Psicoterapeuta, Docente Emerito presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Direttore di un Centro di Psicologia Polispecialistico, ha condotto Ricerche e Convegni in campo scientifico nazionale e internazionale ed ha pubblicato fra l’altro: L’ambiente domestico, Università “La Sapienza” di Roma, 1994/1995. Prevenzione degli incidenti nella terza età, Spazio Comune Edizioni, Roma, 1995. Bambini in casa, Edizioni Psicologia, Roma, 1995. Peso sovrappeso e obesità, Guidaverde Editrice, Roma, 2001. Talassemia, Edizioni Psicologia, Roma, 2000. Thalassemia, Edizioni Kappa, Roma, 2003. Lo sviluppo umano, Edizioni Psicologia, Roma, 2002. Lo sviluppo umano nell’arco di vita, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia & informatica, Edizioni Kappa, Roma 2003; L’Ipnosi. Edizioni Kappa, Roma, 2003; Psicologia della comunicazione multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2003; Il bambino multimediale, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’Adolescente planetario, Edizioni Kappa, Roma, 2004. L’amare a l’amore, Edizioni Kappa, Roma, 2005.

 

 


Festa dei 40 anni e festa della luce per la loggia Armonia di Roma. Celebrazioni a Casa Nathan

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Si è tenuta a Roma il 14 dicembre 2016 presso il tempio maggiore di casa Nathan una tornata rituale per celebrare i quarant’anni della fondazione della loggia Armonia (938) all’Oriente di Roma. Alla tornata in grado di apprendista ha preso parte il Gran Maestro e circa centocinquanta Fratelli giunti da vari Orienti. I lavori  sono stati dedicati alla celebrazione del rituale della luce e alla particolare ricorrenza interna all’officina, illuminandola di un valore e di un senso che trascendono verso un significato massonico più grande e appropriato.

Intorno agli assi rappresentati dalla luce, il cosmo, e l’amore si è basato il rituale in cui il fuoco ha simboleggiato efficacemente la dimensione liminale del solstizio, il passaggio dalle tenebre alla luce, da una condizione a un’altra. 

Il fuoco, che ai massoni, ricorda e segnala quella che deve essere la loro attitudine più profonda, il porsi consapevolmente tra il bianco e il nero, il vivere e fare proprio l’attimo che connette il passato con il futuro in un unico movimento,

In questo senso l’azione di rimemorazione ha acquisito una funzione vivificante e in questo senso il quarantennale che si è celebrato e festeggiato in catena fraterna, grazie all’abbraccio stretto con i tanti fratelli intervenuti, ha acquisito la sua connotazione profonda e quella che solo ha senso iniziatico massonico.

Tornata delle logge aretine il 27 dicembre ed incontro dei fratelli delle logge di Piombino il 28 alla presenza del Gran Maestro

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Tornata a Logge Riunite il 27 dicembre ad Arezzo dove si svolgerà il tradizionale appuntamento di fine anno fra i fratelli delle officine della città e della provincia. Ai lavori che inizieranno alle ore 20.30 nella casa massonica di Arezzo sarà presente il Gran Maestro Bisi accompagnato dal presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Toscana, Francesco Borgognoni e dal Gran Maestro onorario Massimo Bianchi. Un’altro incontro si svolgerà mercoledì 28 dicembre a Piombino, dove alle 17.30 e’ prevista la tradizionale riunione tra i fratelli della Val di Cornia a Marina di Salivoli per gli auguri di fine anno. Anche a Piombino parteciperà il Gran Maestro accompagnato dal
Gmo Bianchi e dal presidente della Toscana, Borgognoni

Una pioggia di libri in dono a Federico Negri, il giovane di Alessandria che vuole fare una tesi sulla Massoneria

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Libri sulla Massoneria sotto l’albero di Federico Negri. Il giovane disabile di Alessandria, diventato un caso nazionale, dopo che lo staff di Matteo Renzi aveva scelto di non diffonderne sui social network la foto con l’ex  premier, ha ricevuto in dono per Natale numerosi saggi sulla Libera Muratoria, arrivati dal Vascello, dai Fratelli delle logge della sua città e di altre città d’Italia e dell’editore Betti. Federico è  entrato in contatto con il Grande Oriente d’Italia il 10 novembre scorso, quando la Cittadella ospitò il convegno “Le speranze degli italiani” organizzato dall’officina Marengo (1061) di Alessandria nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni della Repubblica. Fu in quella occasione che ci fu l’abbraccio con il Gran Maestro Stefano Bisi, al quale Federico espresse anche l’intenzione di discutere una tesi sulla Massoneria. “Ringrazio Renzi  che con questa polemica ci ha dato l’opportunità di conoscerti”, gli disse il Gran Maestro,  invitandolo a visitare villa Il Vascello per consultare l’archivio e poter approfondire i suoi studi.

 Nella foto: Federico il primo a sinistra riceve i libri massonici

Massoneria, libri in dono al disabile della foto “censurata” da Renzi | Pride Online

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Volumi per Natale a Federico Negri. Il 22enne è divenuto un caso dopo che lo staff di Palazzo Chigi ne vietò la pubblicazione d’una foto col premier.

di Francesco Lepore pubblicato su Pride On line il 27 dicembre 2016

Un 25 dicembre speciale per Federico Negri grazie ai massoni di tutta Italia. I “fratelli” del Goi (Grand’Oriente d’Italia) gli hanno infatti donato una cinquantina di libri sulla libera muratoria. E così il 22enne piemontese, che vuole laurearsi in scienze politiche con una tesi sul latomismo, ha trovato sotto l’albero di Natale regali quanto mai inaspettati.

Federico è il giovane disabile, divenuto nel novembre scorso un caso nazionale in occasione della visita di Matteo Renzi ad Alessandria. Al termine dell’inaugurazione del Ponte Meier sul Tanaro l’allora presidente del Consiglio si era trattenuto a parlare brevemente col giovane in carrozzina. Un incontro fissato da uno scatto, mai postato però sulla pagina fb di Matteo Renzi a differenza di altre foto relative alla visita nella città piemontese. Nulla di strano, indubbiamente, se per un’ora non fosse comparsa sull’account del premier una nota di servizio da non pubblicare: «Tutte tranne il disabile».

Un’indicazione che, diretta al social media menager in merito alle foto da postare, non era però sfuggita agli internauti. Su Twitter era stato così lanciato lo screenshot del post originario prima della modifica. Come prevedibile, la notizia era divenuta a tal punto virale da indurre Franco Bellacci, storico collaboratore di Matteo Renzi e componente della segreteria particolare, a rilasciare su fb una precisazione: «Sono stato io a dare indicazione di non mettere la foto scattata ad Alessandria con il disabile sulla pagina di Matteo Renzi. È una bella foto, ma temevo le solite accuse di strumentalizzare la disabilità. Tutte le volte che Matteo posta foto con disabile i commenti sono in maggioranza contrari accusandolo di strumentalizzare. Tutto qui».

Ma anziché scemare la polemica era maggiormente divampata quando si conobbe il contenuto della breve conversazione tra Matteo Renzi e Federico Negri. A renderlo noto il papà del giovane, che aveva anche filmato l’incontro dell’8 novembre: «Quando mio figlio ha saputo di questa polemica sulla foto si è fatto una risata, non è per niente offeso. Anzi. A lui interessa molto la politica ed è contento di aver parlato con Renzi, anche se per pochi minuti. Gli ha raccontato che sta preparando una tesi sulla massoneria. E gli ha pure detto che voterà no al referendum».

Il 10 novembre Federico partecipò al convegno “Le speranze degli italiani”, organizzato dall’officina Marengo di Alessandria in occasione dei 70 anni della Repubblica italiana. Durante i lavori congressuali ci fu l’incontro con Stefano Bisi, Gran Maestro del Goi, che invitò il giovane a visitare l’archivio storico presso la sede romana di Villa Medici del Vascello. «Ringrazio Renzi – così Bisi in quell’occasione – che con questa polemica ci ha dato l’opportunità di conoscerti. Sei un bell’esempio di coraggio, forza, umiltà, cardini dell’idea massonica».

Poi per Federico la sorpresa natalizia. Libri sulla massoneria che, provenienti dal Vascello, dalle logge d’Alessandria e d’altre città italiane nonché dall’editrice senese Betti, sono stati direttamente consegnati al laureando da alcuni esponenti del Grand’Oriente. Stefano Bisi non ha nascosto la sua gioia e in un tweet ha commentato:


Contattato da Pride Online, il Gran Maestro ha raccontato d’aver ricevuto il 24 dicembre una telefonata da Federico, che ha detto con voce rotta dalla commozione: «Ringrazio tutti voi. Non mi sento più solo». Un gesto di solidarietà e vicinanza che, come ha aggiunto Stefano Bisi, sta coinvolgendo altri massoni: «Sono tanti i fratelli che stanno chiamando, per inviare libri in dono a Federico».

GUARDA LA GALLERY SULLA FOTO “CENSURATA” DI FEDERICO NEGRI

Sorgente: Massoneria, libri in dono al disabile della foto “censurata” da Renzi – Pride Online

 

La Torre di Asti ispirò Disney. La scoperta di alcuni turisti americani:”Ci sono anche simboli massonici”/La Stampa

E’ on line il numero di Hiram gennaio-aprile 2017

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E’ on line il primo numero di Hiram del 2017. Nell’editoriale il Gran Maestro annuncia i festeggiamenti dei 300 anni della Massoneria moderna, detta speculativa, la cui nascita si fa risalire al 24 giugno del 1717, quando quattro officine inglesi si riunirono a Londra nell’osteria “All’Oca e alla Graticola”, ponendo fine al periodo definito operativo legato alle corporazione delle arti e dei mestieri. L’impegno della Libera Muratoria divenne quello di  “innalzare il Tempio interiore di ciascun affiliato” e  contemporaneamente di cercare di realizzare la grande utopia massonica: la fratellanza dell’Umanità.  “Da allora –scrive il Gran Maestro- forte della sua Tradizione e della ricerca dell’optimum dell’umano, della perfettibilità di una ricerca che, abolendo i dogmi tenga conto delle necessità spirituali dell’essere, la Libera Muratoria ha attraversato le diverse Ere della storia costituendo ovunque un faro e al tempo stesso un insormontabile baluardo di Libertà, del Libero pensiero, della dignità e dei diritti dell’Uomo”, passando indenne attraverso periodi oscuri,  dittature – come in Italia fu il Fascismo –  estremismi e conflitti, “riuscendo a dare il proprio contributo di uomini, di idee e di sangue all’affermazione dei principi-guida del trinomio che all’Oriente vede scritte le tre eccelse parole di “Libertà-Uguaglianza-Fratellanza”. Tanti e tutti di alto profilo i servizi proposti.  Di grande interesse per gli appassionati di archeologia massonica il pezzo di Dario Seglie sul ritrovamento di un tempio a Pinerolo. “Logos e Comunicazione” è il titolo dell’articolo di Angelo Di Rosa che da giornalista si sofferma ad analizzare i nuovi processi e meccanismi ai quali, con l’avvento dei nuovi media, è sottoposta la circolazione delle idee e del pensiero, spesso a scapito del confronto e del dialogo. Seguono: “L’abisso dell’eterno ritorno e il pavimento a scacchi” di David Mosseri; e ancora un’interessante riflessione su “Metafisica ed economia” di Antonio Dentice D’Accadia; “La Notte”  di Paolo Santarelli; “Giovanni Battista Viotti” di Paolo Bernardo;  “Hiram Re di Tiro” di Marco Migliorini; “La Cina è vicina” di Ernesto d’Ippolito;  “L’aforisma di Ludwig Feuerbach: «L’uomo è, ciò che mangia» “di Adolfo Puxeddu; “I guanti bianchi” di Moreno Neri; “Il carattere iniziatico, rituale e dialogico della Libera Muratorìa” di Alessandro Sbordoni;  “La via del peregrino dello spirito: una voce che chiama dal profondo” di Gianmichele Galassi e Luna Pianigiani;  “Le due vie dello spirito nella chiesa del Santo Sepolcro a Bologna” di Gerardo Lonardoni.  Lo spazio recensioni dedicato a “Iramo – Poemetto” di Franco Salfi e al saggio “La Massoneria femminile nel mondo Dalle Logge d’Adozione alle Grandi Logge Femminili” di Mariano Bianca.

 

Il messaggio del Gran Maestro: spero che il nuovo anno possa portare luce, bellezza e forza

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Carissimi Fratelli,

fra poco il 2016 ci lascerà per fare posto ad un nuovo anno che spero possa portare nella nostra Comunione e nelle famiglie dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia tanta luce, tanta bellezza e la forza necessaria per portare avanti con passione, sacrificio e coraggio la delicata missione iniziatica che ognuno di noi ha intrapreso per migliorare se stesso e contribuire al progresso dell’Umanita’.

Colgo innanzitutto l’occasione per ringraziarVi tutti, anche a nome della  Giunta, per l’impegno che avete profuso in questo anno nelle vostre officine lavorando per il bene dei fratelli e dell’Ordine che continua ad arricchirsi qualitativamente. Desidero poi manifestarVi la mia gioia e il mio ringraziamento per quanto avete fatto per la riuscita delle celebrazioni per i 70 anni della Repubblica; un evento che stava particolarmente a cuore alla Giunta e che in tutta la Penisola vi ha visto protagonisti di convegni che hanno suscitato grande interesse stimolando il dibattito con le componenti della Società’.

Se i trenta e più eventi che sono stati organizzati dalla Sicilia, alla Calabria, dalla Toscana, sino a Milano, Terni e Trieste, sono stati ovunque apprezzati lo si deve prima di tutto all’intenso e generoso lavoro di migliaia di fratelli che hanno capito l’importanza e lo spirito della ricorrenza non lesinando in modo encomiabile gli sforzi organizzativi.

Nel corso di questi incontri, ho avuto la gioia di incontrare tanti fratelli straordinari e di conoscere persone straordinarie come il giovane studente di Alessandria, Federico Negri, quello del selfie della polemica con l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quando ho sentito Federico al telefono felice prima di Natale la sua gioia mi ha emozionato. I tanti libri che i fratelli gli hanno inviato e che gli serviranno per redigere la sua tesi di laurea sulla Massoneria mi hanno fatto capire quanto grande sia il cuore di noi liberi muratori. Un grazie a tutti i fratelli che hanno donato i libri ed a quelli che, ne sono sicuro, lo faranno ancora in futuro. Sono anche questi piccoli gesti che contribuiscono, insieme alla mirabile rete della Solidarietà, a far conoscere il volto nobile della nostra Istituzione.

Il mio pensiero ed un altro enorme grazie va poi a tutti i fratelli che in Italia e dall’estero hanno offerto il loro contributo da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto. A tal proposito possiamo annunciare che il Grande Oriente d’Italia e’ pronto a investire parte delle somme raccolte per realizzare l’illuminazione  di un campo di calcio per i ragazzi di Norcia che ce l’hanno richiesto. Il progetto è in fase di definizione.

L’anno che verrà sarà importante anche per un evento che riguarda tutta la Libera Muratoria Universale che celebrerà i 300 anni dalla nascita della Massoneria moderna. Noi massoni del Grande Oriente, forti della Tradizione, dei nostri simboli e dei nostri valori siamo pronti a celebrare questo evento  con la solennità e l’importanza che esso richiede. Dobbiamo essere orgogliosi custodi della memoria, ma allo stesso tempo gettare anche le nostre radici nel futuro. Per i prossimi 300 anni e più. Perché noi liberi muratori continueremo a batterci per il diritto e la dignità umana, per far sventolare sempre la bandiera della Libertà del pensiero e del dialogo. Senza macchia e senza paura.

E, continueremo a farlo con la trasparenza delle nostre azioni e la bellezza del nostro impegno, quello di tanti uomini che vogliono essere rispettati e tutelati al pari di tutti i cittadini liberi di associarsi senza che qualcuno chieda gli elenchi solo a noi.

Carissimi fratelli il 2017 porterà a tutti  nuove occasioni per crescere e migliorarci insieme. In attesa di riprendere il lavoro nei templi con rinnovato impegno, Vi invio gli auguri più calorosi affinché possiate trascorrere con gioia e serenità l’ultimo atto del 2016. A Voi ed ai vostri cari un felice anno nuovo e un triplice fraterno abbraccio.

Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia


Terremoto. Grande Oriente d’Italia aiuta i ragazzi di Norcia /Corriere dell’Umbria

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corriere                                                                                                                                         29/Dicembre/2016 – 13:16

 

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Grande Oriente d’Italia aiuta i ragazzi di Norcia

Il Grande Oriente d’Italia è pronto ad aiutare i ragazzi di Norcia investendo parte delle somme raccolte grazie a una sottoscrizione pro terremotati per realizzare l’illuminazione di un campo di calcio. Lo ha annunciato il Gran Maestro Stefano Bisi nel suo messaggio di fine anno con cui ha augurato a tutti i massoni un 2017 di luce, bellezza e forza.

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Massoneria del Grande Oriente vicina ai bisogni dei terremotati/Corriere di Siena

“La Fenice” di Catanzaro vicina a chi si trova in difficoltà

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La solidarietà si rinnova. Anche quest’anno, La Fenice (990) di Catanzaro, è stata vicina a chi si trova in difficoltà. E lo ha fatto in maniera concreta, donando una grande scorta di beni di prima necessità al banco alimentare di tre parrocchie cittadine, che con la garanzia dell’anonimato, provvederanno poi alla distribuzione alle famiglie bisognose di pasta, passata di pomodoro, bottiglie di latte, confezioni di zucchero, farina, biscotti, tonno in scatola, pandori e panettoni. “Come ogni anno, La Fenice, soprattutto in questo periodo di festa, contribuisce con un piccolo, ma significativo, gesto di solidarietà a rendere meno pesanti le situazioni di disagio che vivono molte persone. La nostra mano è sempre tesa. Fronteggiare le problematiche presenti nel sociale è per noi una priorità”, ha dichiarato il maestro venerabile dell’officina.  La numerosa delegazione di Fratelli era accompagna dal Gran Ufficiale  Emanuele Cannistrà.

Gemellaggio tra “La Fenice” di Catanzaro e “Alma Mons” di Novi Sad

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Il 26 novembre nella Casa Massonica di Novi Sad,  “La Fenice”  (990)  di Catanzaro, appartenente al Grande Oriente d’Italia, e “Alma Mons” (31)  della Gran Loggia Regolare di Serbia, hanno  celebrato il loro gemellaggio. Un momento fortemente voluto dai Maestri Venerabili delle due officine, entrambi spinti dalla volontà di andare oltre i semplici rapporti di fratellanza e sostenuti dalle affinità culturali che legano i due Paesi. Hanno partecipato ai lavori numerosi Fratelli provenienti da tutta la Serbia, che con i loro interventi hanno sottolineato l’importanza del legame costruito tra Serbia e Italia, attraverso questo gemellaggio. Inoltre è stato ricordato il fondamentale contributo fornito dalla Massoneria italiana non solo per l’indipendenza dei Balcani all’inizio del ‘900, ma anche per la rinascita della Gran Loggia Regolare di Serbia all’indomani della caduta del regime comunista. I lavori sono poi continuati con un agape fraterna presso un noto ristorante cittadino.

Concerto di chitarra l’8 gennaio per il nuovo anno a Diano Marina

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L’Associazione culturale “Ambrogio Viale”, emanazione profana della loggia Ennio Battelli (1015) di Diano Marina, organizza per l’ 8 gennaio 2017 alle ore 16.00 presso Palazzo Viale in Cervo, un concerto di chitarra classica del nostro Fratello di Loggia Diego Campagna (chitarrista di livello mondiale) accompagnato dai suoi giovani alunni.  Un modo per stare insieme e insieme dare il benvenuto al nuovo anno.

Stefano Bisi Grande Oriente “Non ci stiamo, è caccia alle streghe”/Il Dubbio

Il 4 febbraio a Firenze la presentazione del libro di Gian Mario Cazzaniga “La catena d’unione”

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Vascello Letterario-Gian Mario Cazzaniga
Vascello Letterario-Gian Mario Cazzaniga

Sarà presentato il 4 febbraio a Firenze l’ultimo saggio di Gian Maria Cazzaniga “La catena d’unione. Contributi per una storia della massoneria”. L’appuntamento è alle ore 16:30 presso l’Hotel Mediterraneo, Lungarno del Tempio, 44. Modera il Gran Bibliotecario Dino Fioravanti. Introduce il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni. All’evento è prevista la partecipazione del Gran Maestro  Stefano Bisi. L’opera, edita da Ets, contiene trentuno saggi, attraverso i quali l’autore, che è stato  professore ordinario di Filosofia Morale all’Università di Pisa, ricostruisce una storia generale della Massoneria e di altre società ad essa correlate (Carboneria, Fratelli Cacciatori, Cavalieri del Lavoro). Il volume è diviso per sezioni tematico-cronologiche, così da riassumerne una storia dagli inizi al primo Novecento: I. Origini della massoneria II. Massoneria e illuminismo III. Massoneria e università a Pisa IV. Massoneria e rivoluzioni moderne V. Massoneria e Risorgimento VI. Massoneria e movimento operaio. In questi saggi la Massoneria viene collocata all’interno della fioritura dell’associazionismo volontario nel XVIII secolo, espressione dunque del fenomeno costitutivo della modernità: l’invenzione del legame sociale e l’affermarsi di una visione della comunità umana come autopoiesi, che cioè ridefinisce continuamente se stessa e si sostiene e riproduce dal proprio interno. La catena d’unione, simbolo di fraternità universale e legame che unisce fra loro sia ritualmente i membri di una loggia sia idealmente tutti i massoni sparsi per il mondo, ne è immagine esemplare. Il programma di perfezionamento dell’uomo che aspira a riacquistare libertà ed eguaglianza naturali, maturato nelle logge settecentesche, finirà per incontrare, con esiti alterni, le rivoluzioni atlantiche, il sorgere di stati-nazione e il tentativo di unirli in associazioni sovranazionali di arbitrato e difesa della pace. Ciò che resta come grande eredità è il modello associativo massonico, di cui avremo filiazioni molteplici nell’Ottocento, dalle società operaie di mutuo soccorso alle prime società sportive e al partito di massa, in cui la politica si costituisce come religione dei moderni.

 

 

 


In libreria “Fra’ Paolo di Taranto e la pietra filosofale” di Antonio Tagliente

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E’ appena arrivato nelle librerie “Fra’ Paolo di Taranto e la pietra filosofale” (Scorpione Editrice), il libro di Antonio Tagliente, con un’ampia introduzione di Carlo Petrone. L’opera, preceduta da una esauriente sintesi riferita alla storia dell’alchimia sottratta alle dicerie e alle magie e ricondotta al suo ruolo di antesignana della scienza, fa luce su un grande alchimista del XIV secolo, assurto ai vertici dell’ordine francescano.

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Commemorato a Brescia dalla loggia Leonessa Arnaldo il grande statista Zanardelli

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zanardelliCommerazione a Brescia nell’anniversario della morte, avvenuta  il 26 dicembre 1903, di Giuseppe Zanardelli, il patriota e statista italiano, cui la città diede i natali il 26 ottobre 1826.  L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata promossa dalla loggia Leonessa Arnaldo (951) e dal suo venerbile Angelo Ghiroldi. All’evento, che si è davanti al monumento funebre dedicato al celebre politico italiano, hanno preso parte esponenti di tutte le officine del territorio.

Tra i protagonisti del Risorgimento italiano – combattè nei corpi volontari lombardi durante la guerra del 1948 e partecipò all’insurrezione di Brescia contro il governo austriaco- insegnò diritto nell’ateneo della sua città e collaborò, scrivendo saggi di economia, con il giornale “Il Crepuscolo”.  Divenne libero muratore il 29 febbraio del 1860 e venne iniziato nella loggia romana Propaganda Massonica del Grande Oriente d’Italia. Nello stesso anno fu eletto deputato, ma la sua ascesa politica ebbe inizio nel marzo del 1876 quando la Sinistra, di cui era stato esponente di spicco, andò al potere. Fu ministro dei Lavori Pubblici nel primo governo Depretis, ministro dell’Interno nel governo Cairoli del 1878 e si occupò del progetto di riforma del diritto di voto. Come ministro della Giustizia riuscì a portare a termine la stesura del nuovo Codice del Commercio e a far approvare la normativa sul lavoro femminile e minorile. Rimase nello stesso dicastero anche durante il governo Crispi fino al 6 febbraio 1891, avviando una prodonda riforma del sistema giudiziario che culminò nell’entrata in vigore nel 1890 del primo codice penale dell’Italia unita, considerato tra i più liberali e progrediti tra quelli vigenti all’epoca. A lui va il grandissimo merito inoltre dell’abolizione della pena di morte.  Nella Relazione al Re Zanardelli si diceva convinto che «…le leggi devono essere scritte in modo che anche gli uomini di scarsa cultura possano intenderne il significato; e ciò deve dirsi specialmente di un codice penale, il quale concerne un grandissimo numero di cittadini anche nelle classi popolari, ai quali deve essere dato modo di sapere, senza bisogno d’interpreti, ciò che dal codice è vietato». Zanardelli riteneva che la legge penale non dovesse mai dimenticare i diritti dell’uomo e del cittadino e che non dovesse guardare il delinquente come un essere necessariamente irrecuperabile: non occorreva solo intimidire e reprimere, ma anche correggere ed educare. Sempre lo stesso anno, autorizzò la scarcerazione dell’anarchico Giovanni Passannante (autore di un attentato al re nel 1879), che versava in condizioni disumane e il trasferimento nel manicomio di Montelupo Fiorentino.

Alla caduta del governo Giolitti nel 1893  Zanardelli tentò strenuamente, ma senza successo, di formare un nuovo gabinetto. Fu anche presidente della Camera nel 1892 e nel 1897, incarico che ricoprì fino al dicembre 1897, quando accettò il portafoglio della Giustizia nel governo Rudinì, ma fu presto costretto a dimettersi a causa dei dissensi sulle misure da prendere per impedire il ripetersi delle agitazioni popolari del maggio 1898. Partecipò alla campagna ostruzionistica del 1899-1900 contro il progetto di legge sulla pubblica sicurezza e questo gli valse l’appoggio dell’estrema Sinistra nella formazione di un nuovo governo che rimase in carica 991 giorni, dal 15 febbraio 1901 al 3 novembre 1903, quando dove dimettersi per ragioni di salute.  Morì poco più di un mese dopo.

Mondelli, l’aviatore nero/Avvenire

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mondelliaDomenico Mondelli è stato a livello mondiale, il primo aviatore militare di colore. Un primato che l’Italia non ha mai rivendicato, forse per non dover anche ricordare che, proprio questo giovane ufficiale, dopo aver combattuto in Libia e nella Grande Guerra, era stato discriminato dal fascismo che non accettava l’idea che un militare italiano nero potesse comandare un militare italiano bianco. La sua carriera riprese dopo la seconda guerra mondiale, come anche la sua attività libero muratoria era iniziata poco prima della Grande Guerra e si è interrotta durante la dittatura. Mondelli era entrato  Massoneria nel 1912 nella Loggia Stretta Osservanza di Palermo e nel 1919 aveva raggiunto il grado di Maestro Libero Muratore. Nel secondo dopoguerra lo ritroviamo iscritto in una loggia di Roma, la “Spartaco” sempre del Grande Oriente d’Italia. Nel 1956 fu insignito del 33esimo grado del Rito Scozzese Antico Accetto al quale aveva aderito prima dell’ascesa fascista. A raccontare la sua storia in un libro intitolato “Il Generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito” (Odradek Edizioni) è  Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta, esperto di diversità culturali e attivista antirazzista. Il volume è stato presentanto anche a Rimini durante la scorsa Gran Loggia. Il 4 gennaio l’Avvenire ha dedicato al saggio un articolo a firma di Lorenzo Fazzini. Leggi

Addio a Enzio Volli, Gran Maestro Onorario e decano degli avvocati di Trieste

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Labari abbrumati nel Grande Oriente d’Italia per la scomparsa di Enzio Volli, Gran Maestro Onorario e decano degli avvocati di Trieste. Testimone e protagonista di tante  battaglie in difesa della libertà, era nato il 9 febbraio del 1922. Si era  diplomato in ingegneria chimica al Politecnico di Zurigo nel 1944 conseguendo, due anni più tardi, il dottorato. Dal 1946 a tutto il 1948 aveva lavorato presso la società farmaceutica Ciba per laurearsi poi in Giurisprudenza, diventando avvocato cassazionista, nonché libero docente di Diritto della navigazione e incaricato all’Università Cà Foscari di Venezia e all’Università di Trieste. Membro titolare del Comitè Maritime International, è stato autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche. Libero Muratore dagli anni ’50, dopo un periodo di pausa negli anni ’80, aveva ripreso a pieno ritmo l’attività massonica. Il primo ottobre scorso aveva partecipato al convegno  “W la Repubblica! Testimonianze e speranze”, al quale era intervenuto il Gran Maestro Stefano Bisi, che era stato organizzato dal Goi per celebrare  i 70 anni del nostro paese. Il Gran Maestro, la Giunta e tutti i fratelli si stringono in catena in questo momento di dolore e sono vicini al figlio Paolo, ex presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia, ed ai familiari per la scomparsa del carissimo Enzio.

Auguri al Tricolore, la nostra bandiera ha compiuto 220 anni

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Anche il Grande Oriente d’Italia ha reso omaggio e festeggiato il  tricolore. La bandiera, simbolo della nostra  nazione  ma anche del sacrificio e del sangue versato nel corso del tempo da tanti uomini e donne per la libertà della patria,  ha appena compiuto il suo 220esimo compleanno. Era il 7 gennaio 1797  quando a Reggio Emilia il tricolore fu proclamato ufficialmente insegna della Repubblica Cispadana. Più tardi quello stesso vessillo guidò i patrioti risorgimentali che  combatterono per l’unità del paese e divenne prima emblema  del Regno d’Italia nato nel 1861 e poi,  dopo il referendum del 2 giugno del 1946,  della Repubbica, come stabilito dall’articolo 12 della Costituzione, Grandi i festeggiamenti che hanno avuto luogo nella città natale della bandiera e ai quali ha partecipato anche il capo dello Stato Sergio Mattarella. Il Goi, la più importante obbedienza massonica italiana, ha celebrato lo scorso anno lo storico anniversario dei 70 anni dell’Italia, con una serie di manifestazioni, partite simbolicamente proprio da Reggio Emilia, città del Tricolore ma anche città natale di Meuccio Ruini, giurista e libero muratore, che fu chiamato a presiedere la Commissione dei 75 incaricata di elaborare la nostra Carta fondamentale.

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